Come aprire una cartoleria: licenza, burocrazia, adempimenti e altre informazioni utili

Ti piacerebbe perderti nel profumo della carta e tra gli articoli di cancelleria? Vuoi fare di questa passione il tuo lavoro e stai pensando di aprire una cartoleria, ma non hai la più pallida idea di come fare? Ecco l’articolo che ti spiega come fare e quali documenti servono.

Sogni da sempre di aprire una cartoleria ma temi che oggi questa idea possa risultare in controtendenza e anacronistica nell’era di Internet? Niente paura, procedendo per gradi cercheremo di rispondere a tutte le domande che ti stai ponendo in questo momento.

La prima cosa che devi tenere a mente è che aprire una cartoleria, proprio come ogni altra attività in proprio, ti dà la libertà di fare le tue scelte ed esprimere il tuo spirito creativo. Avrai il lusso di decidere quali prodotti offrire ai tuoi clienti. Questa ricerca è impegnativa quanto divertente e appagante. Tuttavia, avere un’attività propria vuol dire anche un maggiore carico di responsabilità, perché la gestione richiede costanza ed attenzione.

In questo articolo parleremo di:

Aprire una cartoleria: il segreto per una formula vincente

Anche nell’era di Internet, aprire un’attività classica come una cartoleria può rivelarsi una scelta vincente, a patto di ponderare con attenzione le proprie scelte per non rischiare di sbagliare. Non si tratta solo di fare delle ricerche di mercato e di scegliere il locale e la giusta ubicazione, ma anche di decidere che tipo di negozio vuoi avere.

La scelta della zona deve basarsi sul bacino di utenza. Che sia un centro abitato, proprio nel cuore di una grande città o in prossimità di una scuola, l’importante è che tu possa contare su un certo numero di potenziali clienti che avranno modo, passando per caso o perché diretti in quella zona quotidianamente, di sbirciare le tue vetrine o memorizzare la tua insegna.

In base alla scelta della zona e del locale, dovrai stabilire poi quali saranno i prodotti da offrire ai tuoi clienti.

Se hai scelto di aprire il tuo locale vicino a una scuola, hai già compiuto un’ottima riflessione e preso una buona decisione: dovrai però concentrati su tutto quello che può servire sui banchi e includere articoli popolari per attrarre anche i piccoli studenti. La scelta degli articoli è, infatti, molto importante.

Operare in un settore tradizionale non vuol dire rinunciare a originalità e innovazione e questi due ingredienti sono fondamentali, perché la concorrenza è oggi più che mai spietata. Per questo, una volta individuata la clientela target e i prodotti che proprio non potrai fare a meno di avere, il consiglio è quello di puntare su qualcosa di poco diffuso presso i tuoi colleghi esercenti, perché solo così la tua attività potrà spiccare tra mille.

Se decidi di aprire nel centro di una grande città, ad esempio, dovresti scegliere prodotti particolari ed introvabili e non solo evergreen, perché la tua collocazione può attrarre i clienti più diversi, turisti compresi. Per essere vincenti, poi, dovrai anche offrire servizi utili o innovativi, come la stampa speciale, la ricarica di SIM o il pagamento di bollette e magari organizzare incontri e workshop.

I primi passi da fare per aprire una cartoleria

Dopo aver fatto le dovute considerazioni, dovrai fare le prime mosse per mettere in piedi la tua attività. Per quanto riguarda la burocrazia, la prima cosa da fare – e anche la più semplice – è aprire una partita IVA. Dovrai iscriverti al registro delle imprese della Camera di Commercio del tuo distretto territoriale e occuparti della comunicazione di inizio attività presso il Municipio dove aprirai la tua cartoleria.

Tutto questo puoi farlo da solo e a costi contenuti (considera i bolli che ti serviranno per i documenti da presentare), ma questo iter diventa molto più semplice se gestito da un commercialista, figura di cui avrai in seguito assolutamente bisogno per la gestione fiscale della tua attività.

Dunque, affidarti a un consulente da subito può semplificarti la vita. Il commercialista ti aiuterà a tenere d’occhio i flussi di cassa e si occuperà della tua contabilità e delle relative scadenze, cose che non avrai modo di fare perché sarai occupato a fare altro, ma soprattutto perché non si tratta di dettagli ma di un aspetto essenziale che va gestito con competenza e professionalità.

Inoltre, questa figura può anche aiutarti a farti un’idea precisa dei costi iniziali da sostenere e di quelli che dovrai affrontare ogni anno, a prescindere da come andranno le cose. Per quanto riguarda il primo aspetto, nel prossimo punto troverai già qualche informazione utile, anche se non esaustiva.

Quanto costa aprire una cartoleria?

I costi per aprire una cartoleria possono variare notevolmente in base a diversi fattori.

Conta molto, ad esempio, la dimensione del locale e la sua ubicazione. Più il locale è grande e centrale, maggiore sarà l’investimento richiesto, considerando anche che dovrai occuparti della sua sistemazione (pulizia pareti, arredamento, sistemazione vetrine), se non altro per renderlo funzionale.

Ma potresti anche decidere di diventare affiliato di un franchising. Ci sono notevoli differenze se si decide di aprire un negozio per conto proprio o un franchising. Nel primo caso, parliamo di un importo che si aggira sui 30.000 euro, mentre nel secondo caso la somma può essere anche dimezzata (questo dipende dal marchio e dal programma). In quest’ultimo caso, anche se il risparmio è notevoledovrai valutare attentamente vantaggi e svantaggi, perché sarai vincolato a delle condizioni che non saranno stabilite da te e avrai poco margine di manovra.

Nel vasto panorama delle opportunità, le soluzioni per chi vuole aprire una cartoleria in franchising sono tutto sommato concentrate in pochi, noti, brand.

Ecco a chi puoi rivolgerti, fra gli altri:

  • Il gruppo C’ART, sicuramente molto noto, propone una formula che prevede una fede di ingresso di 10.000 euro e royalties pari al 2% del fatturato.
  • L’Ecolaio, invece, è una catena di cartolerie ecosostenibili che propongono un’accurata selezione di prodotti ecologici.La sua filosofia è incentrata sulle 3 “R”: Riuso, Riciclo e Recupero. L’investimento iniziale per chi decide di aderire sfiora i 17.000 euro.
  • Un altro franchising disponibile sul mercato è Dottor Ink che prevede bassi investimenti per l’apertura (a partire da 5mila euro, così si legge sulle informazioni del sito web) ma il core-business è spostato su rigenerazione di inchiostri e cartucce. Fra i servizi aggiuntivi c’è anche cartoleria.
  • Tra le librerie in franchising c’è Booklet, una sorta di “discount del libro” partner del marchio Rusconi. L’investimento iniziale varia fra i 15 e i 19 mila euro chiavi in mano. Fra i servizi offerti anche la vendita di articoli di cartoleria e gadget.

Se decidi di aprire per conto tuo, invece, si tratterà di fare un maggiore sforzo economico, ma sarai libero di fare le tue scelte e modificare o ampliare la gamma di prodotti e servizi offerti senza rendere conto a nessuno per poter migliorare i risultati. In altre parole, aumentano le responsabilità e l’impegno finanziario ma anche le soddisfazioni.

Come già accennato, stabilire con precisione quali saranno i costi da sostenere prima e durante la tua nuova avventura non è possibile. Proprio per questo la figura del commercialista è essenziale. Inoltre, può avere un ruolo chiave anche prima che tu possa decidere di partire e aiutarti ad identificare la zona più adatta in base alle ricerche di mercato. Qualsiasi sia la tua decisione, l’importante è non lasciare nulla al caso.

In sintesi: cosa ti serve e quanto ti costa

Generalmente le scelte iniziali da fare sono:

  • Dove aprire (luogo, locale).
  • Aprire per proprio conto o in franchising.

Entrambe queste decisioni portano con sé conseguenze specifiche in merito a:

  • Tipo di cartolibreria da aprire (più scolastica, più gadgettistica, ecc.).
  • Costi da sostenere per l’avvio dell’esercizio (stimati fra i 15 e i 30 mila euro).
  • Attività e servizi da proporre all’interno.

Se decidi di aprire per conto tuo, dovrai poi selezionare con cura i fornitori e visitare una fiera di settore potrebbe essere una buona idea per conoscere marchi, prezzi e novità.

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