Outlet di prodotti, come crearlo per smaltire il magazzino con profitto
Le rimanenze di magazzino sono un problema per tutti i dettaglianti, ancor di più per una cartoleria che spesso è legata a prodotti che hanno una durata (agende o libri scolastici) e che quindi deve lavorare d’astuzia per non perdere soldi. Ecco come fare.
Come tutti i retailer, a un certo punto della tua attività, anche tu hai bisogno di smaltire il magazzino per fare posto a merce più attuale o prodotti diversi. Questo è del tutto normale, dal momento che lo spazio a disposizione per lo stoccaggio non è certo illimitato e mantenere questa merce ha un costo. Quello che forse non sai, è che questa operazione di “smaltimento” non vuol dire necessariamente perdita in termini economici.
Si tratta di pianificare il tutto con attenzione, valutando ogni singolo aspetto, per evitare di sbagliare strategia. Devi, in altre parole, valutare al meglio le rimanenze per stabilire come liberartene. Una strategia possibile è quella di creare un outlet all’interno della tua cartoleria, un “angolo delle occasioni”.
Per fare questo devi sapere come stabilire il prezzo più corretto, per chi compra, ma anche per te, perché non devi perderci. Ma la merce invenduta può essere reimmessa nel circuito anche adottando altre strategie, per far sì che possa fruttare in altro modo. Con questo post cercheremo di aiutarti a capire come smaltire il magazzino con profitto.
Valutare le rimanenze: tutto può essere valorizzato nel modo giusto
Come afferma Rhonda Abrams nel suo “The Rhonda Report”, “le rimanenze sono solo un’altra forma di profitto“.
Di contro, se invenduta, questa merce può causare danni alla tua attività in termini economici. Questo perché c’è un costo di stoccaggio da sostenere e perché la merce che diventa datata perde di valore. La soluzione è quella di fare appello a tutte le tue capacità imprenditoriali per rendere questa merce di nuovo appetibile e smaltirla con profitto o, nella peggiore delle ipotesi, senza perderci.
Alcuni articoli della stagione passata (o ancor più vecchi), possono infatti essere offerti ai potenziali clienti sotto una nuova luce.
Pensa, ad esempio, al successo riscosso dal cosiddetto “vintage”. Articoli che un tempo venivano considerati semplicemente come “passati” o fuori moda hanno oggi un valore aggiunto, proprio perché fuori produzione. E questo ha creato un vero e proprio business, all’estero ancor prima che in Italia. Perché, allora, non provare a fare lo stesso con gli articoli di cancelleria? Vecchi biglietti d’auguri, penne stilografiche dal design decisamente classico, mappamondo e quaderni sono solo alcuni degli articoli che puoi provare a vendere come pezzi “vintage”, magari creando un angolo dedicato.
A volte, infatti, quando un articolo resta invenduto, il problema potrebbe essere il modo in cui viene commercializzato o posizionato. Dunque, oltre a ripensare la tua strategia di marketing, potresti provare a riposizionare o esporre questi articoli in modo diverso all’interno della tua cartoleria. Cambia la disposizione della merce, sostituisci i cartellini segnaletici vecchi con qualcosa di fresco e ben visibile. In altre parole, fai in modo che si notino.
Una buona strategia di re-marketing è la soluzione da adottare prima di passare alla seconda strategia, quella più ovvia: scontare la merce. Attenzione, però. Scontare non vuol dire che tu debba perderci e neanche che tu debba scervellarti per calcolare un prezzo che possa andare bene sia a te che al tuo cliente, perché ci sono delle regole ben precise da seguire.
Come calcolare il costo di vendita senza perderci
Decidere di svuotare il magazzino vendendo la merce da smaltire a prezzi scontati è certamente una delle soluzioni più gettonate. Inoltre, gli articoli di cancelleria non perdono la loro utilità nel tempo e venderli, anche se datati, non dovrebbe essere troppo difficile. La parte più delicata è quella del calcolo del prezzo più corretto da applicare. Quanto far pagare un articolo “vecchio” facendolo risultare appetibile, ma senza rimetterci?
La risposta a questa domanda è molto semplice: il prezzo va stabilito utilizzando il metodo del break even point, o punto di pareggio. Applicando questo metodo, saprai quale prezzo applicare per coprire i costi sostenuti per acquisire la merce invenduta. Oltre quel prezzo si trova il profitto. La formula per calcolare un prezzo Break Even è la seguente:
Prezzo di vendita Break Even = (Totale costi fissi/Volume di vendita) + Costo variabile per unità
I costi fissi sono quelle spese sostenute indipendentemente dal volume delle vendite, ad esempio affitto, utenze, stipendi e pubblicità. I costi variabili, nel tuo caso, sono quelli sostenuti per l’acquisto degli articoli dai fornitori. Il risultato non è altro che il prezzo minimo da applicare per andare in “pareggio”. Oltre quel risultato otterrai un guadagno.
Usa i prodotti invenduti come omaggi o incentivi
Questa tattica funziona meglio per oggetti a basso costo, dunque, potrebbe essere la soluzione ideale per te che possiedi una cartoleria. Se non riesci a vendere un articolo, utilizzalo come regalo o incentivo. Puoi, ad esempio, offrirlo per convincere clienti e potenziali tali ad acquistare prodotti all’interno del tuo negozio con un importo minimo stabilito da te per ricevere l’omaggio.
Puoi utilizzare gli omaggi in occasione dei saldi o delle maggiori ricorrenze, quando sai che il negozio sarà più frequentato o lanciare delle campagne incentivanti quando lo desideri, attraverso la newsletter. Puoi anche decidere di inserire l’articolo invenduto all’interno di un gruppo di prodotti simili e più “nuovi” da vendere insieme, come una sorta di kit, in modo da rendere l’acquisto più appetibile. In altre parole, si tratta di raggruppare la merce, mettendo insieme prodotti ricercati e un articolo di magazzino invenduto e stabilire un prezzo adeguato e accattivante, in modo da smaltire la merce in eccesso. Questa tecnica si chiama “bundling”.
Imparare a gestire il magazzino: il modo migliore per non avere rimanenze
Nonostante le strategie sopra elencate siano tutte valide per smaltire la merce in magazzino, non c’è dubbio che la migliore tattica sia quella di evitare di avere delle giacenze da stoccare. Questo perché il magazzino ha dei costi da sostenere e va gestito attentamente affinché tali costi non diventino un fardello insostenibile. Per evitare di avere merce invenduta da mantenere in magazzino, devi avere un buon piano di marketing e pubblicità, cambiare spesso “veste” al tuo negozio per rendere determinati articoli più visibili e monitorare l’andamento delle vendite con attenzione, per identificare i prodotti che creano questo problema. In teoria tutto molto facile, nella pratica molto meno.
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